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La Storia

Già alcuni documenti del XIII — XIV sec.[1] si parla del castello di Comiso, e si descrive come “...feudum Comisi cum aliis fortiliciis et edificis ...”, quindi già prima della fine del Trecento Comiso era cinta di solide mura per tutto il perimetro, e aveva torri e castello con antistante fossato

Intorno al 1392 la proprietà del castello passò da Federico Speciaro ai conti Cabrera, mentre nel 1453 fu venduto a Periconio Naselli, barone della Mastra, il cui discendente Gaspare Naselli nel 1571 fu nominato Conte di Comiso da Filippo I di Sicilia.

Da allora per molti secoli il castello divenne la dimora stabile della famiglia Naselli, fino a quando nel 1693 un terremoto fece crollare gran parte del castello ad eccezione della torre. I lavori per restaurarlo continuarono fino agli inizi del Settecento, ma la trasformazione a palazzo signorile si ebbe quando arrivò in visita, dimorandovi per qualche tempo con tutto il seguito, il viceré Cristoforo Fernandez de Cordova.

Al tempo dei Borboni, Il castello rimase abbandonato, finché nel 1841, una parte di esso venne trasformata in teatro, passato successivamente al Comune, e la parte bassa fu adibita a carcere mandamentale. 

Vicende Storiche

Con l'avvento della Casa d'Aragona e l'infeudazione della Contea di Modica ad Opera della Casa dei Chiaramonte il territorio iIbleo diviene un poderoso centro di potere ad opera di Manfredi de Chiaramonte creatore e protagonista di quel "Regnum in Regno" temuto dagli stessi reami d'Europa.

1392

La Proprietà del castello passò da Federico Speciaro ai conti Cabrera,

1453

La proprietà del Castello passa dal Conte Cabrera a Periconio Naselli Barone di Mastra il cui discendente Gaspare II Naselli fu nominato conte di Comiso da Filippo I di Sicilia

1571

Gaspare II Naselli (detto il Conte Rosso) viene nominato Conte di Comiso dal re di Spagna Filippo II, per i servigi resigli come combattente nelle Fiandre e nella lotta contro i Turchi, pertanto Comiso viene elevata a contea. Sempre nell’anno 1571 furono ultimati i lavori (iniziati nel 1549 circa) della cappella-i Naselli nella Chiesa di S. Antonio

1693

Il terremoto fece crollare gran parte del castello ad eccezione della torre

1841

Parte del Castello viene trasformata in teatro e la parte bassa fu adibita a carcere mandamentale.