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Comiso Medioevale

L’epoca bizantina vide la costruzione della Chiesa di San Biagio e della Chiesa di San Nicola, oltre a dotare la città di fortificazioni. Nei primi anni del IX secolo la città di Comiso venne assediata dall’invasione degli Arabi, che causarono gravi danni alle strutture, con alcune di esse che andarono completamente distrutte. Negli anni a seguire, i normanni apportarono grandi migliorie al territorio e ampliarono la città con nuove costruzioni. A partire dal 1393 Comiso entrò a far parte della Contea di Modica, al tempo guidata dalla famiglia nobiliare Cabrera.

Già dal 1300 in molti documenti di parla di Comiso e del Castello di Comiso e si descrive come “…feudum Comisi cum aliis fortiliciis et edificis …”, quindi già prima della fine del Trecento Comiso era cinta di solide mura per tutto il perimetro, e aveva torri e castello con antistante fossato.

Il 1453 è per Comiso un anno molto importante, che vede il passaggio della città dai Cabrera alla famiglia Naselli, nella persona di Periconio II, che qualche anno dopo fondarono la Contea di Comiso. Coi Naselli, Comiso proseguì la sua crescita e continuò ad allargarsi, aumentando la sua popolazione e il numero degli edifici, tra chiese, attività lavorative e addirittura un ospedale pubblico. La storia di Comiso è girata anche intorno alla figura di padre Pietro Palazzo, uno dei principali promotori della cultura e della fede cristiana nella città. A lui viene attribuito l’onore per l’edificazione di monasteri e conventi che furono i principali luoghi che diedero istruzione e formazione agli abitanti dell’antica Comiso. Molti degli edifici in questo periodo andarono distrutti a causa del terremoto del 1693

Quindi il medioevo Comiso medievale divenne un fiorire di nuove vie urbane e di chiese, tra cui la chiesa della Misericordia, tuttora conservata. Antichissima chiesa che risale al XIII secolo. E’ detta “u Tumminu”, per la presenza di un’apertura girevole che consentiva alle suore di accogliere i bimbi abbandonati.

A spasso nel passato